Dopo i saluti della preside, dott.ssa Maria Rosaria Sgrò,il docente referente
ha presentato l’autrice, che oltre ad essere una stimata docente, ha rivestito incarichi di responsabilità pubblica.
Inoltre è stata presidente per circa 20 anni di una fondazione culturale dedicata a valorizzare e diffondere l’opera dello scrittore calabrese Fortunato Seminara.
A seguire una breve prolusione dell’autrice.
Dal suo racconto è emerso che fondamentale nella sua formazione è stata l’esperienza storica del ’68, vissuta durante gli anni trascorsi in Campania, che le ha consentito di confrontarsi con i grandi della letteratura e della filosofia europea e russa. Vitale per la sua produzione letteraria è l’esperienza del viaggio: «Dal confronto e incontro con altre culture e con il diverso», ha spiegato, «può nascere la consapevolezza della propria identità». Inoltre ha affermato a proposito della Calabria che «per apprezzare questa terra bisogna tradirla».
I giorni del mare, è stato concepito molti anni prima della sua pubblicazione avvenuta nel 2019. Rimaneggiato più volte, ha assunto man mano lo spessore di una trama narrativa intensa. La storia racconta di un uomo, Andrea, impegnato in un suo personalissimo percorso di liberazione da un’identità che non sente più sua e che lo porta a mettere in discussione, fino alle estreme conseguenze, un rapporto di amore con una donna, Paola. Il romanzo si inserisce nel filone caro a molti autori del ’900 dell’introspezione psicologica. Caterina Adriana Cordiano lascia aperto il finale per far sì che ogni lettore possa aggiungere la sua storia innescando a sua volta una ricerca nella propria interiorità.
Subito dopo gli studenti, hanno intavolato una proficua e partecipata conversazione sui temi del romanzo e sui motivi ispiratori che sono stati alla base della scelta letteraria della scrittrice. Attraverso domande mirate e intelligenti, gli alunni hanno potuto approfondire così le loro riflessioni e arricchire le loro consapevolezze letterarie e di vita.
Nella Scuola che ha visto passare dai suoi banchi studenti speciali come Salvatore Quasimodo, Giorgio La Pira e Salvatore Pugliatti, la scrittrice, grazie alla disponibilità della preside, ha potuto prendere visione di documenti originali riguardanti il percorso scolastico del poeta S. Quasimodo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1959. Particolarmente emozionanti le pagelle scolastiche e altri documenti originali, vere e proprie reliquie gelosamente custoditi e tutelati dalla dirigenza scolastica.
Caterina Sorbara