di Pino Pardo
“…12 settembre 1894, la Madonna del Carmelo, che si trovava esposta in Chiesa nella parte sinistra del coro, dava dei segni straordinari e, precisamente, alzava le pupille al cielo. Si gridò al miracolo!…Il medesimo prodigio si verificò altre due volte durante la processione: in Via San Biagio e in Via S. Pietro.…”. Quanto sopra scritto è l’autentica trascrizione dell’“asserzione giurata” di Giuseppe Tropeano fu Nicola (1878-1965) testimone oculare del prodigio (APar). Nel terremoto del 16.11.1894 a Varapodio non ci furono vittime: fatto che dal popolo fu interpretato come eccezionale intervento della Madonna a seguito del fenomeno miracoloso verificatosi.Statua lignea nella Chiesa Santo Stefano in Varapodio (RC) – scolpita in tutto tondo attribuita allo scultore Domenico De Lorenzo nativo di Garopoli di Caridà – risalente ai primi anni dell’800, finita di restaurare il 7/7/1988 dall’artista calabrese Prof. G. Tripodi.
La straordinaria Preghiera alla Vergine purissima del Carmelo, in cui viene ricordato l’evento del miracolo, fu scritta dal virtuoso Sac. Antonino De Masi – Parroco di Varapodio per 57 anni – che fece il suo ingresso in Parrocchia la domenica delle Palme 6/4/1952. Dopo l’approvazione ecclesiastica, l’Imprimatur con indulgenza della “storica” insostituibile Preghiera è del 2/3/1954, la firma é di Maurizio Raspini-Vescovo di Oppido Mam.(RC). Don De Masi fu nobile “figura” votata al culto della santità sacerdotale, capace di “portare” le anime a Dio ed è stato amato da tutti i suoi parrocchiani e non solo; fu “Bella Persona”, unanimemente indicato maestro di vita ed esempio integerrimo di chiare virtù; perciò, l’appello rivolto all’Amministrazione del Comune per l’intitolazione di una “Via” a suo nome deve concretamente essere sostenuto dai cittadini di Varapodio.