Insieme alla sua équipe di Report – programma televisivo amatissimo e odiato, uno dei baluardi del giornalismo d’inchiesta in Italia – ogni giorno si dedica a vagliare informazioni, collegare eventi, ascoltare voci per decidere come raccontare le notizie che qualcuno vorrebbe rimanessero sotto silenzio.
La forza di Report è nella semplicità della scelta: offrire ai cittadini il romanzo crudo dei fatti attraverso un rigoroso lavoro di ricerca, anche quando la strada è irta di pericoli che toccano le vite personali dei giornalisti. Per la prima volta Ranucci racconta il cammino che lo ha condotto sin qui; lo fa scegliendo alcune inchieste fondamentali di cui svela i retroscena, ma anche evocando figure – come suo padre, atleta e finanziere di grande carisma, e il suo maestro Roberto Morrione, fondatore di Rai News 24 – che hanno forgiato in lui la capacità di portare fino in fondo ogni scelta: perché fare giornalismo sul campo significa prendere decisioni che cambiano per sempre il corso delle cose, in senso intimo e collettivo.
Inoltre dalle pagine del libro emerge l’autoritratto coraggioso di un uomo che, nonostante la pressione costante della realtà nei suoi aspetti più duri, non cede al cinismo, non smette di chiedersi e di chiederci: “Qual è la scelta giusta?”. E di trovare ogni volta la risposta, per rispettare la promessa che lo lega a un pubblico che ha ancora a cuore la legalità e la giustizia sociale
Ranucci difende il valore della sua libertà, il coraggio dell’indipendenza sempre con la passione per il giornalismo d’inchiesta che può essere considerato una forma di letteratura, forse si può considerare una forma di epica perché fare giornalismo d’inchiesta in un contesto come quello italiano degli ultimi anni è davvero complicato. Affrontare gli attacchi politici, le querele temerarie, le richieste di risarcimento milionarie.
Il libro di Sigfrido Ranucci è stato presentato a Taurianova, nella storica Chiesa del Rosario.
L’evento rientra nell’ambito di Taurianoir, la kermesse letteraria con la direzione artistica dell’Associazione Culturale Parallelo 38 dedicata al genere poliziesco, d’inchiesta e investigativo, e che fa parte del corposo cartellone di Taurianova Capitale Italiana del Libro 2024.
Ha presentato l’evento, Emanuela D’Eugenio, Presidente dell’Associazione Parallelo 38, che si è subito soffermata sull’importanza del momento, , ringraziando l’Amministrazione Comunale, in particolare l’assessore Maria Fedele, perché grazie al suo impegno e alla sua determinazione Taurianova ha ottenuto il titolo di capitale del libro.
L’assessore Fedele, ha rimarcato l’importanza dell’evento, che registra la presenza di Sigfrido Ranucci, baluardo del giornalismo d’inchiesta in Italia e della libertà d’informazione.
A seguire l’intervento della dott.ssa Mariagrazia Arceri, vice presidente Associazione Parallelo 38, e subito dopo ha dialogato con l’autore l’avvocata ed editorialista Francesca Orefice.
Hanno impreziosito la serata Peppino Mazzotta, fresco vincitore del Premio Maschere di Teatro 2024 e Sasà Calabrese, eccezionale compositore, musicista e polistrumentista.
Presente il sindaco di Taurianova Roy Biasi, l’Amministrazione Comunale, il sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, tantissime autorità civili, religiose e militari.
La scultrice Maria Morgante, artista originale e bravissima ha scolpito le pagine del libro.
Caterina Sorbara