Martedì sera, nell’elegante sala “Francesco Sofia Alessio” della biblioteca comunale “Antonio Renda”, è stato presentato nell’ambito delle iniziative di “Taurianova Capitale del Libro 2024”, l’ultimo lavoro dello storico Rocco Lentini, presidente dell’Istituto “Ugo Arcuri” per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea in Provincia di Reggio Calabria e componente della Commissione Didattica Nazionale dell’Istituto “Ferruccio Parri”, intitolato “L’arte del fuoco. Marcello Zoccali e l’operazione Chaos”.
Il libro racconta gli anni Settanta attraverso una storia portata alla luce grazie a una documentazione inedita e recentemente desecretata, proveniente dagli Archivi di Stato italiani e statunitensi, accompagnata da preziose testimonianze e articoli di giornali del tempo. La biografia politica di Marcello Zoccali, calabrese di Bagnara, e la sua vicenda umana seguono un percorso tortuoso di vicende e ideali che attirarono l’attenzione della Cia che, negli anni ’70, fece precipitare Zoccali dentro una trappola intessuta di intrighi internazionali tesi ad ostacolare la “via italiana al socialismo” che il segretario del Pci, Enrico Berlinguer, stava provando ad attuare attraverso il “compromesso storico” con la Dc di Aldo Moro per portare i comunisti al governo del Paese insieme.
L’idea di Zoccali, figura genuina di giovane intellettuale e vicesegretario nazionale della federazione giovanile, come emerge nell’ampia documentazione esposta nel saggio, è la costruzione di un’alleanza dei socialisti europei capace di mobilitare la classe operaia con l’intento di farle conquistare il potere e ricostruire l’economia. Ed è proprio per la difesa di questa idea che il giovane politico calabrese inizia a registrare frizioni con il Psi e si avvicina all’European Labor Committees (Elc) una struttura organizzata dalla Cia con l’operazione “Chaos” attraverso la quale interviene in Europa per destabilizzare le organizzazioni comuniste utilizzando brillanti dirigenti socialisti.
Ai lavori, coordinati da Vincenzo Furfaro, ha partecipato lo scultore Maurizio Carnevali, amico intimo di Marcello Zoccali, che ha dato una sua toccante testimonianza della figura di Zoccali.