La divulgazione delle conoscenze mediche sul Diabete Mellito, una malattia sociale dilagante che se non è ben curata porta gravi conseguenze a chi ne è colpito, è stato il tema conduttore per la celebrazione anche a Cittanova della Giornata Mondiale del Diabete. Se ne è resa promotrice l’associazione di volontariato “RENI & SALUTE” – AFFILIATA FIR CALABRIA AREA SUD, che nella giornata del 14 novembre 2024 ha sviluppato alcune proficue attività presso la locale sede della Pro Loco. Sulle intenzioni di fondo, rivolte al miglioramento dei percorsi sanitari e sociali a beneficio dei cittadini della Piana, in armonia con quanto previsto dallo statuto dell’Associazione no profit, nella mattinata si sono svolte dapprima delle operazioni di screening del Diabete nella popolazione e sono state effettuate visite di consulenza specialistica gratuita, grazie alla disponibilità della diabetologa Maria Pasquale. Nella stessa giornata, durante le ore pomeridiane, sono state sviluppate delle sessioni di educazione sanitaria rivolte alla popolazione generale, con presentazione di relazioni scientifiche, con proiezione di numerosi filmati inerenti la tematica, con interazioni tra gli utenti e vari professionisti esperti intervenuti, realizzando svariate analisi e utili approfondimenti, accompagnati a molte opportune puntualizzazioni sulle procedure di prevenzione e di cura.
In Italia, in base agli ultimi dati ISTAT, risalenti al 2020, si stima che ci sia una prevalenza del Diabete nella popolazione generale pari al 5,9%, che corrisponde a oltre 3,5 milioni di persone, con un trend in ulteriore lento aumento negli ultimi anni. La prevalenza si è dimostrata crescente al crescere dell’età, fino a raggiungere il 21% tra le persone con più di 75 anni. A pagare un prezzo più alto anche per il Diabete risultano essere le Regioni del Sud Italia, ove la percentuale di prevalenza si attesta intorno al 7%, a fronte del 5,5 % delle regioni del Nord del Paese.
L’attenzione prioritaria del comitato organizzatore è stata rivolta in generale al tema della prevenzione del Diabete Mellito, nonché alla prevenzione di una fra le sue più temibili complicanze: la nefropatia diabetica.
I pazienti affetti da Diabete Mellito, infatti, possono andare incontro, nel corso della loro vita, all’insorgenza delle cosiddette “complicanze”, correlate molto spesso alla durata della malattia ed all’inadeguatezza delle loro cure. Ciò succede tanto per i soggetti con Diabete Mellito cosiddetto di Tipo 1 (o insulino-dipendente) quanto per i soggetti con Diabete Mellito di Tipo 2 (o insulino-indipendente). In tutte le forme di Diabete Mellito, gli organi bersaglio principali sono l’occhio, il sistema nervoso, il sistema cardiovascolare e, appunto, i reni. Al fine di contrastare o ritardare l’insorgere delle suddette ”complicanze”, è fondamentale la normalizzazione della glicemia, onde evitare che si verifichino valori di glicemia nel sangue molto bassi (ipoglicemia) o molto alti (iperglicemia). A questo scopo risulta indispensabile il monitoraggio continuo del compenso metabolico attraverso la valutazione dei valori dell’emoglobina glicata, che fornisce un’ indicazione retrospettiva relativa all’andamento dei valori della glicemia inerenti le precedenti 6-8 settimane. Allo stesso modo risulta fondamentale l’autocontrollo domiciliare della glicemia, che permette di individuare con precisione l’intensità e i momenti in cui si verificano gli scompensi metabolici, dando la possibilità di perfezionare la terapia sulla base dei risultati delle varie misurazioni.
Nello sviluppo delle complicanze del Diabete Mellito interagiscono, poi, vari fattori, alcuni “non modificabili” come quelli genetici, etnici o la durata della malattia stessa, altri “modificabili”, come il fumo, l’ipertensione e l’obesità. E’ stato chiarito, infatti, che il rischio di complicanze può essere fortemente ridotto ancorché mantenendo sotto stretto controllo la glicemia, con uno stretto controllo della pressione arteriosa e con un’attenta gestione terapeutica dei fattori di rischio cardiovascolari.
RENI & SALUTE, nell’aderire alla giornata mondiale del Diabete, ha inteso sottolineare che una grave complicanza è rappresentata dalla cosiddetta “nefropatia diabetica”, che colpisce i reni, non permettendo a questi organi di funzionare adeguatamente per eliminare le scorie del metabolismo. La nefropatia diabetica è, infatti, una delle maggiori complicanze a lungo termine del Diabete. Essa colpisce circa il 40% dei pazienti con Diabete di tipo 1 e circa il 30% di quelli con Diabete di tipo 2. Attualmente rappresenta la principale cause di insufficienza renale terminale (end-stage renal disease, ESRD) nel mondo, essendo responsabile di circa il 40% dei nuovi casi che richiedono terapia sostitutiva renale con la DIALISI. Altre gravi complicanze risultano essere: 1) la retinopatia diabetica, una lesione dei vasi sanguigni della retina, nella parte posteriore dell’occhio, che causa disturbi visivi anche gravi, fino alla cecità; 2) la neuropatia diabetica, che si presenta sotto forma di intorpidimento e formicolio agli arti con dolori crampiformi ai polpacci, diminuita sensibilità e comparsa di ulcerazioni alla pianta dei piedi. Questo disturbo può degenerare nel cosiddetto PIEDE DIABETICO, un gravissimo quadro clinico in cui si intrecciano lesioni vascolari e lesioni nervose che provocano gravi deformazioni ossee e disturbi della vascolarizzazione terminale, determinando condizioni di infezione e di necrosi dei tessuti, che rendono spesso necessari interventi chirurgici di amputazione delle estremità degli arti inferiori. Le complicanze del sistema nervoso possono anche compromettere il versante neurovegetativo e possono portare come conseguenze dei disturbi intestinali (diarrea), vescicali (incontinenza urinaria) e della sfera sessuale (disfunzione erettile).
E’ notorio, infine, che i soggetti diabetici sono maggiormente esposti al rischio infarto del miocardio e di ictus cerebrale.
Un aspetto da tenere in grande considerazione è che il Diabete di Tipo 2 rimane spesso misconosciuto per molti anni se non si pone la giusta attenzione sul rischio in ogni singolo soggetto, mentre la sintomatologia della nefropatia diabetica è addirittura assente nelle fasi precoci.
Nell’occasione della celebrazione della giornata mondiale del Diabete, ci si è soffermati sulle corrette modalità di effettuazione dello screening della malattia con l’effettuazione dei test laboratoristici, nonché sulla corretta interpretazione degli stessi. E’ stato sottolineato che il soggetto con Diabete Mellito deve necessariamente assumere il ruolo di “curante” di sé stesso, condividendo gli obiettivi e le modalità di cura che il medico gli propone in applicazione del sapere scientifico e della migliore terapia “sartoriale”, ossia quella terapia che viene “cucita solo per lui”, come singolo malato cronico, con tutte le sue peculiarità soggettive.
A conclusione della celebrazione della giornata mondiale del Diabete, a Cittanova è stata riposta una particolare attenzione al rischio dell’insorgenza della malattia diabetica nei soggetti trapiantati di rene. A sottolineare, ancora una volta, le strette connessioni esistenti tra il Diabete e le Malattie Renali. Ciò succede a causa della necessità di assumere perennemente la terapia antirigetto da parte dei soggetti trapiantati, costretti dalle circostanze ad usare dei farmaci che rischiano di essere “diabetogeni”. Ha relazionato su questa tematica il nefrologo Vincenzo Bruzzese, che riveste anche la carica di presidente del sodalizio RENI & SALUTE. L’evento, che ha registrato una qualificata partecipazione dei cittadini dell’intera Piana, era stato programmato di concerto con la Sezione AIDO di Cittanova, guidata da Zino Polimeni, che in contemporanea ha tenuto aperto uno sportello per dare informazioni e ricevere adesioni alla donazione degli organi. La cornice contestuale è stata quella offerta dai locali dell’Associazione Turistica PRO LOCO di Cittanova, presieduta da Pino Gentile.