E’ stato presentato a Gioia Tauro nella storica location delle Cisterne il docufilm dal titolo :”Un nuovo volto per Polsi”, della regista Angelica Artemisia Pedatella.
Il docufilm è nato all’interno del progetto realizzato in sinergia tra l’istituto comprensivo gioiese “Pentimalli-PaoloVI-Campanella” guidato dal dirigente scolastico Domenico Pirrotta e quello di “San Luca-Bovalino” guidato da Daniela Perrone.
L’ obiettivo del progetto scolastico è:”Polsi è un bene immateriale sottratto alla ‘ndrangheta e forse bisognerebbe togliere alla criminalità non solo i beni materiali, ma soprattutto: i cuori della gente, i loro pensieri e visioni”.
La regista Angelica Artemisia Pedatella, ha affermato: ”Vogliamo dare un messaggio fortissimo alle istituzioni. È necessario che si guardi alla cultura come strumento essenziale che agisca nella psicologia di massa. Bisogna utilizzare la cultura non solo per intrattenimento sporadico delle persone, ma per agire nel tessuto sociale in maniera continuativa nella quotidianità. La Calabria è straordinaria. Bisogna capire come coltivare i valori positivi tutti i giorni. La rivoluzione parte da noi”.
Il sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella, tra le altre cose ha affermato: ”Bisogna guardare oltre, mettendo da parte pregiudizi. E quando a ricordarlo sono i ragazzi, la cosa diventa di una valenza fondamentale. La Calabria è, e deve essere, una realtà diversa dalla criminalità organizzata”.
Ha moderato l’incontro, la responsabile del progetto, Francesca Moricca, la quale ha sottolineato che il messaggio deve arrivare alle istituzioni e alla comunità sociale.
Il dirigente scolastico Domenico Pirrotta, si è soffermato sul “lavoro rivoluzionario” intrapreso, che sta dimostrando che si può cambiare la nostra società, rimando in Calabria.
Il commissario prefettizio del comune di San Luca Rosario Fusaro, ha sottolineato l’importanza del messaggio, in particolare per le nuove generazioni.
Numeroso attento e qualificato il pubblico presente ,tra cui autorità civili, politiche, religiose e militari.
Caterina Sorbara