L’assistenza sanitaria territoriale è il cuore pulsante di un sistema
sanitario che si propone di rispondere alle necessità quotidiane di ogni
cittadino. Tuttavia, oggi, siamo costretti ad affrontare una realtà
difficile: carenze strutturali, risorse insufficienti, tempi di attesa
lunghissimi e un personale sanitario sotto pressione. Questi problemi
non sono solo statistiche, ma sofferenze REALI per i pazienti e
difficoltà quotidiane per chi lavora sul campo. Le sfide che affrontiamo richiedono risposte forti e rapide. Non possiamo più permetterci una politica mediocre, che rimanda le decisioni
e accontenta tutti con soluzioni temporanee. La sanità territoriale ha
bisogno di una politica territoriale coraggiosa, lungimirante e pronta a
fare scelte nette, senza compromessi. È il momento di abbandonare il
politichese e affrontare i problemi con concretezza e determinazione. La politica deve essere protagonista, ma non può esserlo chi ha contribuito al degrado della sanità, chi ha cercato di fare affari sulla salute dei cittadini, o chi ha manie di protagonismo. La sanità non può
essere una vetrina per chi cerca solo visibilità. Serve UMILTÀ e
CONSAPEVOLEZZA DEI BISOGNI REALI DELLA GENTE. La priorità deve essere la
tutela della salute e non quella di qualche posizione di potere o di
qualche “barone” (o presunto tale) della sanità che pensa solo a
mantenere il proprio status. La salute non è un gioco di potere, è un diritto inalienabile di ogni
cittadino. Chi ha chiuso gli occhi davanti ai problemi, chi ha pensato che la
sanità fosse solo una questione di interessi personali, non può ora
pretendere di essere parte della soluzione. La politica deve mettersi al
servizio della collettività e lasciare spazio a chi ha veramente a cuore
il benessere della gente. Un “patto per il futuro” non si può basare su soluzioni superficiali o
compromessi che indeboliscono la qualità del servizio. Deve fondarsi su
scelte chiare e un impegno deciso per costruire un sistema sanitario che
risponda alle vere necessità dei cittadini, mettendo al centro il
diritto alla salute come valore inalienabile.
Ecco cosa deve includere questo patto:
- Investire senza indugi nelle risorse umane e tecnologiche: Non è più
il momento di rimandare l’ammodernamento delle strutture e l’adeguamento
delle competenze. I professionisti sanitari devono lavorare in un
contesto che consenta loro di fare il meglio per i pazienti, senza dover
combattere quotidianamente contro la scarsità di risorse o strumenti
inadeguati. Questo non è negoziabile. - Garantire un accesso rapido e capillare alle cure: Ogni cittadino
deve poter ricevere assistenza sanitaria tempestiva e qualificata. Le
politiche devono essere chiare: l’accesso alle cure primarie e
preventive non può dipendere dalla posizione geografica o dalla
disponibilità delle strutture. Ogni territorio deve essere equipaggiato
per rispondere alle necessità di salute della propria comunità, senza
eccezioni. - Promuovere una collaborazione senza riserve, laddove necessario, tra
pubblico e privato: La divisione tra sanità pubblica e privata non deve
ostacolare la realizzazione di un sistema integrato e funzionale. È
necessario superare le resistenze ideologiche e lavorare in modo
trasparente per garantire il miglior servizio possibile,
indipendentemente dalla provenienza del provider sanitario. - Rafforzare la prevenzione, senza più scuse: Ogni intervento
preventivo è un risparmio per il sistema e un guadagno in termini di
qualità della vita. La prevenzione non deve essere vista come un
“optional” ma come una priorità irrinunciabile. Ogni risorsa disponibile
deve essere orientata in questa direzione, senza alcun indugio.
Le decisioni che si prenderanno oggi influenzeranno direttamente il
benessere delle generazioni future. Non possiamo più permetterci di
tergiversare o di cedere a compromessi che rallentano il cambiamento.
L’assistenza sanitaria territoriale ha bisogno di una politica audace,
che faccia scelte chiare e rapide. Non possiamo più lasciare che la
sanità si trascini in una condizione di inefficienza: è il momento di un
cambiamento radicale, che metta al centro il diritto alla salute e il
benessere di ogni cittadino. Un patto per il futuro della sanità territoriale non può essere solo
una promessa: deve diventare una realtà concreta, costruita attraverso
azioni coraggiose e decisioni che non temano di affrontare le sfide. La
politica deve essere protagonista, guidare il cambiamento e proteggere
la salute collettiva da chi vuole sfruttarla per il proprio tornaconto.
Insieme possiamo sperare in un futuro migliore, facendo scelte
lungimiranti e coraggiose per garantire un sistema che risponda davvero
alle esigenze di tutti. Servono condivisione di obiettivi, coraggio ed empatia con la gente,
tutto il resto è show. FRANCESCO PISANO
Riceviamo e pubblichiamo