Confermata la sua tendenza a valorizzare la tradizione vernacolare di Nicola Giunta, ma anche la spinta al lirismo con nuove connotazioni linguistiche , ritmiche.
Presentato presso il Circolo Tennis Rocco Polimeni, il nuovo libro di poesie dialettali “Lingua Nova” del poeta e commediografo Arturo Cafarelli. L’iniziativa è stata realizzata dal Circolo culturale Rhegium Julii che ne ha curato anche l’edizione. Dopo i saluti del presidente onorario Igino Postorino, l’incontro, molto atteso, è stata introdotta dal presidente del Rhegium Julii Pino Bova che ha evidenziato come questa nuova pubblicazione in vernacolo calabrese di Cafarelli , rappresentano per il territorio reggino segni un vero e proprio punto di svolta. La serata si è avvalsa dei commenti critici di Caterina Marina Neri e di Elio Stellitano. Quest’ultimo ha evidenziato come Arturo Cafarelli in questo libro abbia utilizzato il dialetto reggino (la tradizione) ma parlando di argomenti non arcaici anzi attualissimi … diventando il punto di riferimento delle nuove generazioni di poeti che vorranno scrivere nel dialetto reggino. Per Marina Neri, invece, Il libro è espressione di un “realismo poetico” in cui il lirismo spesso cammina a braccetto con l’ironia ed è proprio questo risultato alchemico a creare la bellezza del verso . Il fine dicitore Pasquale Borruto, alternandosi con l’autore, ha letto alcune liriche del libro approfondendo nei suoi commenti alcuni temi delle stesse poesie. A conclusione dell’incontro sono state declamate alcune pungenti satira sulle contraddizioni della nostra città suscitando nell’attenzione e numeroso pubblico momenti di puro divertimento, ma anche di amara riflessione.