È convocata per domani 4 gennaio alle ore 17,00 la riunione del Consiglio Comunale che sarà chiamato a determinarsi in merito ad alcuni punti che detteranno gli indirizzi politico-amministrativi per le future attività dell’Ente.
In primis, sarà portato all’esame del civico consesso il Bilancio di previsione 2024/2026 che contiene le previsioni di spesa e di entrate finanziarie che regoleranno le azioni del Comune di Cinquefrondi nel prossimo triennio.
Si tratta del documento fondamentale, unitamente agli altri atti collegati che sono all’ordine del giorno, al quale fare riferimento per concretizzare le idee progettuali che l’Amministrazione Comunale intende proporre nell’immediato futuro.
Da rilevare che, per la prima volta nella storia di questo Comune, l’atto viene approvato entro il termine fissato dalla legge, senza ricorrere ad eventuali proroghe che assegna-no termini diversi.
Altro argomento rilevante riguarda l’approvazione del regolamento per l’istituzione, la gestione e la tenuta dell’albo comunale delle associazioni e del volontariato.
Si tratta di un ulteriore passo avanti lungo il percorso disegnato da questa Amministra-zione che punta a rendere Cinquefrondi una città inclusiva, aperta ad ogni forma di po-sitiva partecipazione, valorizzando pienamente il ruolo delle Associazioni e il loro de-terminante contributo alla costruzione di un rapporto sinergico.
Un punto dell’ordine del giorno è relativo alla concessione della cittadinanza onoraria al Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto per celebrare l’eroico sacrificio del mi-litare nonché il quotidiano impegno dell’Arma speso per la tutela e la difesa dei diritti individuali e collettivi.
L’ultimo punto riguarda un argomento di drammatica attualità e prevede la presenta-zione di una mozione per la pace e contro la guerra in Palestina, accompagnata dalla proiezione di un video che è stato girato a Cinquefrondi da un regista professionista.
L’obiettivo è quello di stimolare un dibattito che richiami l’attenzione su una questione che rischia di diventare cronaca ordinaria ed invece va trattata, come è giusto che sia, come una vera e propria emergenza umanitaria che deve toccare la sensibilità di ognu-no di noi.