VIBO VALENTIA – Che fine hanno fatto i fondi destinati al porto di Vibo Valentia? L’importante infrastruttura è destinataria, dal lontano 2018, di un finanziamento di 18 mi-lioni di euro derivante dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Nello specifico gli inter-venti previsti riguardano “Lavori di risanamento e consolidamento delle Banchine Pola e Tripoli” per un importo di 6,5 milioni di euro e “Lavori di risanamento e consolida-mento delle Banchine Papandrea e Buccarelli” per un importo di 11,5 milioni di euro.
Dopo svariati anni in cui le risorse sono rimaste bloccate, nel 2022 la somma è stata messa, con grave ritardo, a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, che ha competenza sul porto di Vibo Marina. La suddetta Au-torità di Sistema Portuale ha potuto, pertanto, bandire le gare e sono stati aggiudicati lavori per nove milioni, ma, a seguito di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato delle ditte escluse, si è, al momento, in attesa della decisione dei giudici sul nome del definitivo assegnatario che dovrà poi effettuare i lavori sulle banchine.
Per gli ulteriori lavori con l’altra metà del finanziamento, la gara è andata deserta e questo ha comportato l’esigenza di indire una nuova procedura. Non essendoci più il tempo necessario, a causa della scadenza a dicembre 2022, dovuta al ritardo della pre-cedente assegnazione, non si è potuto più effettuare una nuova gara. A seguito di ciò la Regione Calabria ha chiesto e ottenuto dall’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirre-no Meridionale e Ionio la restituzione dei nove milioni già assegnati, per impiegare queste risorse in altri progetti con più immediata cantierabilità, senza specificare quali siano le finalità e l’ubicazione degli stessi.
Contestiamo la decisione portata avanti dalla regione Calabria e, attraverso una inter-rogazione regionale prodotta dal Consigliere Tavernise e indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, Roberto Occhiuto, chiediamo di sapere quali iniziative intenda assu-mere al fine di mettere nuovamente a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio i nove milioni assegnati fin dal 2018 al porto di Vibo Valentia e poi spostati su altri progetti di cui non si conoscono le finalità, e se intende adoperarsi, anche nei confronti del Governo nazionale, per il reperimento delle altre risorse necessarie al rilancio del porto di Vibo Marina, così da far diventare questa fon-damentale infrastruttura fulcro di una rinascita territoriale sia economica che occupa-zionale.
Ricordiamo sempre che il governo nazionale incamera circa 250 milioni ogni anno dalle royalties del porto di Vibo Valentia, mentre alla Regione arriva il 10%, circa 25 milioni di euro. Soldi che che non hanno alcun ritorno sul territorio, nonostante tutti i disagi annessi e connessi causati dall’ingombrante presenza dei depositi costieri di carburante.
Come Movimento 5 Stelle siamo convinti che il porto rappresenta l’infrastruttura più importante della provincia vibonese, a cui è necessario guardare con maggiore attenzione in quanto, nonostante i ritardi accumulati nel corso degli anni, può e deve ancora essere il volano per lo sviluppo economico dell’intero hinterland.
Grazie per l’attenzione