TROPEA (Vv), giovedì 21 marzo 2024 – Dare il giusto riconoscimento alle donne che hanno offerto il loro prezioso ed importante contributo di civiltà alla Storia. Far conoscere l’opera di quante hanno dovuto rinunciare alla paternità di invenzioni, opere d’arte, scoperte scientifiche attribuite, in un mondo, dominato da maschi, a mariti, padri, fili e fratelli. – È stata, questa, l’idea che ha fatto da filo conduttore ai tre appuntamenti ospitati nella Cappella dei Nobili dedicati a Mia Martini, Rosa Luxemburg ed Emily Dickinson.
Ad esprimere soddisfazione per questo importante momento di confronto ed approfondimento al quale ha partecipato un pubblico variegato è il Sindaco Giovanni Macrì complimentandosi con gli organizzatori per l’impegno costante e continuo che contribuisce a confermare Tropea come destinazione esperenziale e culturale.
Giunto alla sua seconda edizione e realizzato dall’Organizzazione di Volontariato per i diritti della Donna sos KORAI, col Patrocinio del Comune di Tropea e il sostegno della Congrega dei Bianchi di San Nicola, della Pro Loco e degli Istituti scolastici cittadini, il festival al femminile DOMINAE ha fatto registrare per tutte e tre le date notevole interesse e curiosità.
I tre momenti, in particolare sono stati curati da Lucia Quattrocchi, docente e musicista, Angelo Stumpo, docente di filosofia e dirigente scolastico e Bruna Quattrone, docente di lettere che hanno minuziosamente tratteggiato il profilo delle tre donne, mettendo in evidenza non solo i dati biografici e le opere ma soprattutto la loro complessa e affascinante dimensione interiore.
Le straordinarie DOMINAE, pur nella diversità delle loro storie e dei tempi in cui sono vissute, hanno mostrato un interessante elemento di comunione che ha definito il filo rosso che unisce le loro storie: tutte hanno provato un interesse verso l’altro così forte da divenire ragione di vita.
Nei tre incontri sono emersi varie e interessanti tematiche: la condizione sociale di svalorizzazione della donna, il potere limitante dei pregiudizi, la sensibilità verso la natura e tutte le creature viventi, la voglia di pace, la forza delle idee, l’utopia della libertà di tutti, la voglia di spendersi per il bene comune, l’amore motore della vita, la fugacità del tempo, la trasgressività come superamento dei luoghi comuni sul femminile.
Le tre protagoniste: la voce italiana tra le più belle, il volto umano del socialismo e l’intellettuale dalla penna raffinata, nonostante le loro fragilità e le limitazioni della subcultura maschilista sono donne vere, il messaggio che lasciano a tutti è l’importanza dell’amore per l’altro, quello che dicono alle donne del nostro tempo è di non rinunciare ad essere padrone delle proprie scelte. – (Fonte: Comune di Tropea – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying)