Suor Claudia Mallia delle Figlie di Maria Ausiliatrice, è arrivata a Rosarno nell’Istituto delle FMA, prima della Professione Perpetua, che si è tenuta a Torre Annunziata il 24 settembre scorso.
Suor Claudia ha subito conquistato tutti con il suo dolce sorriso, la sua semplicità e il suo esempio di autentica fede.
Domenica 15 ottobre, giorno in cui la chiesa ricorda Santa Teresa D’Avila, si è svolta a Rosarno nella Chiesa Madre, la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal parroco Don Salvatore Larocca, dove suor Claudia ha confermato il suo donarsi per sempre a Cristo, secondo il progetto evangelico dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, pronunciando i voti di castità, povertà e obbedienza.
Nel corso dell’omelia Don Larocca, dopo essersi soffermato sul Vangelo del giorno centrato sulla “Parabola del Banchetto Nunziale”; ha chiesto a suor Claudia di essere dono per tutti quelli che incontrerà sul suo cammino, in particolare i giovani.
Infine nel cortile dell’Istituto si è tenuto un momento conviviale, organizzato dalle ex allieve e dai Cooperatori Salesiani; con la collaborazione della Comunità Educante e del coro parrocchiale, che ha allietato l’evento con i canti ispirati a Don Bosco. Prima del momento conviviale, Suor Claudia ci ha gentilmente concesso la seguente intervista.
1) COM’E’ NATO IL MOMENTO IN CUI HA DECISO: ”ADESSO VOGLIO CAMBIARE VERAMENTE LA MIA VITA”?
Io appartenevo ad un’altra congregazione, ma ad un certo punto della mia vita, ho intrapreso un nuovo cammino vocazionale, guidata da Maria la Mamma di Gesù.
Lei madre amorevole, ha parlato al mio cuore nel corso, di un pellegrinaggio
a Medugorje, dove ho sentito fortemente la Sua presenza..
Da quel giorno, sento in ogni momento la Sua forte e celestiale presenza nella mia vita.
Lei mi ha mostrato questa strada, donandomi l’opportunità di seguire Gesù Cristo, in una congregazione che è totalmente Sua.
Come Don Bosco, posso davvero dire che ha fatto tutto Lei e voglio essere un monumento vivente della Sua riconoscenza, per essere “Come voleva Don Bosco”.
La risposta che Maria mi ha sempre dato è : ”Nulla è impossibile a Dio”.
Non dimenticherò mai, l’amore e gli insegnamenti ricevuto dalla mia prima congregazione, le Orsoline Maltesi.
Per tutta la vita li porterò sempre nel mio cuore.
2) COSA SIGNIFICA FARE UN CAMMINO CHE PORTA A DEI VOTI PERPETUI, UN IMPEGNO PER LA VITA.
Per me è stata una sfida tutta al positivo, ho superato ogni difficoltà affidandomi completamente a Maria Ausiliatrice, Madre e Maestra.
Adesso, posso dire che la mia vita è piena di gioia ed entusiasmo, perché anche quando mi trovo davanti a situazioni difficili, basta che La invochi e trovo subito la forza di andare avanti.
Insieme a Lei il carico diventa leggero.
3) IN QUESTO MONDO MALATO DI ECCESSI, CHI SI CONSACRA PUO SEMBRARE UN’EROINA, LEI COSA DICE A RIGUARDO?
Io non mi sento assolutamente un’eroina, voglio solamente, attraverso la mia missione essere anello di congiunzione tra i giovani e Cristo.
Vorrei , attraverso quest’intervista, dire ai giovani di non avere paura di ascoltare e accogliere il Signore Gesù nella loro vita. E’ Lui che fa di noi un capolavoro, è Lui che ci invita ogni giorno a brillare.
Affidategli la vostra vita e i vostri sogni e non abbiate paura di dirgli di Sì, anzi se Lui vi chiama seguitelo. Gesù riempie il cuore di una gioia indescrivibile.
4) LA CONSACRAZIONE E’ UN LEGAME CON LA SOLITUDINE O CON L’APPARTENENZA?
La Consacrazione è anche legame con la solitudine, perché essa mi permette di entrare in comunione con Dio, per raggiungere tutti quelli che Lui mette sul mio cammino.
5) CON QUALI SENTIMENTI HA CONFERMATO IL SUO SI’?
Con una gioia indescrivibile, con tanto entusiasmo e soprattutto con la certezza che questo è il mio cammino.
Caterina Sorbara