«Una reazione grave, spropositata e inopportuna, ma anche isolata all’interno di un contesto territoriale assolutamente tranquillo». È quanto dichiara l’assessore comunale all’Istruzione, Anna Briante, a seguito di quanto avvenuto all’interno di un istituto com-prensivo di Reggio Calabria, dove un insegnante è stato aggredito dal padre di uno studente, dopo essere stato contattato dalla scuola per essere informato del comportamento tenuto dal proprio figlio.
«Purtroppo – afferma l’assessore Briante – i tempi stanno dimostrando che c’è una esaspe-razione nei rapporti interpersonali, anche e soprattutto in ambito scolastico ma non solo. Occorre ricondurre i comportamenti nell’alveo della cordialità e del rispetto reciproco dei ruoli e delle funzioni, non dimenticando mai che la scuola rappresenta la prima agenzia educativa dopo la famiglia. Questa deve rapportarsi con la scuola in modo costruttivo e pro-positivo e non certamente entrandovi in contrasto».
L’assessore tiene a rimarcare come, da un colloquio avuto con la dirigente scolastica subito dopo aver appreso dell’episodio, sia emerso come quanto accaduto rappresenti «un fatto iso-lato. Siamo stati rassicurati in merito all’ambiente della scuola che si presenta molto tran-quillo, così come anche i contesti familiari dei bambini. Ciò che è avvenuto è da ricondursi ad una reazione esagerata, spropositata e inopportuna da parte di un genitore che era stato semplicemente invitato ad un confronto sul comportamento tenuto dal figlio, così come sempre dovrebbe essere tra la scuola e la famiglia». L’assessore Briante conclude assicuran-do «la massima attenzione su quanto accaduto, per ciò che è di competenza dell’amministrazione comunale, la quale intende intraprendere tutte le iniziative necessarie ad assicurare un sempre più efficace rapporto di collaborazione tra la realtà scolastica ed il tessuto socio-familiare reggino».
L’Ufficio stampa