
CORIGLIANO-ROSSANO (Cs), lunedì 28 aprile 2025 – I risultati ormai consolidati nell’esperienza
trentennale di Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo e la rivoluzione culturale messa in atto in
quelle che erano di fatto le peggiori grotte nei Sassi di Matera, sintetizzano un modello che può e
deve essere replicato, tanto nei piccoli borghi e nelle aree interne in stato di abbandono e
spopolamento quanto, su scala, sui quartieri maggiormente abbandonati dei grandi centri storici,
come ad esempio quello di Corigliano-Rossano, a patto che se ne preservi il carattere identitario e
distintivo. Perché non sempre l’abbandono è da leggere in chiave negativa. Anzi può e deve essere
interpretato come una salvezza ed un valore aggiunto, oggi molto più competitivo nel mercato
globale dei turismi e della proposta esperienziale e, quindi, anche e soprattutto da un punto di
vista di sviluppo economico.
TUTTO ESAURITO AL PAOLELLA PER INTERVISTA A DANIELE KIHLGREN
È stato, questo, il leit motiv emerso e ribadito nel corso della speciale intervista di Lenin
Montesanto ideatore del progetto regionale dei MID® Calabria Straordinaria e del giornalista
Mediaset Giuseppe Brindisi, conduttore di Zona Bianca su Rete Quattro, a Daniele Kihlgren, il
famoso imprenditore italo-svedese ideatore del modello Sextantio. – All’evento promosso
dall’Amministrazione Comunale di Corigliano-Rossano in partnership con la storica associazione
europea Otto Torri sullo Jonio, con la Montesanto Sas e Roka Produzioni e con il patrocinio della
Presidenza del Consiglio Regionale, in un gremito Teatro Paolella nel Centro Storico di Rossano, è
intervenuto anche il Sindaco Flavio Stasi, che ha sottolineato obiettivi e valore dell’iniziativa,
inserita nel nuovo format di marketing territoriale 1836 TRADIZIONE, IDENTITÀ, UN’UNICA
GRANDE DESTINAZIONE, dalla data del terribile terremoto che provocò vittime e distruzione a
Rossano e nel territorio; un contenitore di eventi culturali che rinnova la memoria storica di due
eventi identitari (i Fuochi di San Marco e i festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola,
compatrono della Città) ma che da quest’anno – ha detto – ambisce anche a costruire una unica
identità turistico-culturale-esperienziale. Con questo evento sull’albergo diffuso volevamo aprire e
stimolare – ha scandito Stasi – una discussione franca sul futuro dei nostri centri storici. E mi pare
che la ricchezza a qualità del dibattito siano andati in questa direzione.
KIHLGREN: INVESTIRE SU TUTELA PATRIMONIO MINORE PER ECONOMIA LOCALE
Soprattutto il turista non italiano – ha sottolineato a più riprese Kihlgren – cerca l’Italia vera ed
autentica: quella che il turismo globalizzato ha consumato come le grandi città d’arte di Roma,
Firenze, Venezia. Oggi i luoghi della marginalità possono rappresentare lo strumento di un
progetto culturale di sviluppo economico che permette ai borghi di sopravvivere, di accogliere una
nuova natalità e di salvare le aree interne; elevando la qualità della vita con la ri-destinazione che
ha come premessa la tutela del patrimonio storico povero che si può recuperare e ricostruire, ad
esempio, come abbiamo fatto a Santo Stefano di Sessanio, con le interviste ai più anziani. È,
questo, un modello replicabile, non tanto – ha scandito – per il singolo imprenditore (io guadagno
meno della merlettaia in piazza che fa il tombolo aquilano) quanto per l’economia circolare locale e
per le imprese a condizione familiare.
RISULTATI MODELLO S.STEFANO E LA RIVOLUZIONE COPERNICANA A MATERA
A Santo Stefano di Sessanio c’era prima un solo albergo. Oggi si contano 23 attività ricettive, tutte
gestite dalle famiglie del posto. A Matera – questa la piccola rivoluzione copernicana realizzata – gli
stranieri prenotano un anno prima per vivere un’esperienza nei Sassi che oggi costa molto di più di
altre proposte ricettive, a quattro passi dalla Cattedrale dove però, chiusa la porta, l’ospite
potrebbe dire di essere ovunque. Alle amministrazioni locali – ha aggiunto – è affidata la tremenda
responsabilità di tutelare questi patrimoni storici minori che sono uno scrigno veramente
competitivo per l’Italia e che possono far ripartire e girare l’economia circolare del Sud.
ALBERGO DIFFUSO, BRINDISI (MEDIASET): PROGETTO MID VALORE AGGIUNTO
In quest’ottica e con questa visione – ha detto il conduttore Giuseppe Brindisi stimolando a più
riprese tutti gli intervenuti su questioni e declinazioni diverse – anche l’originale progetto regionale
dei Marcatori Identitari Distintivi (MID), ideati e promossi dal lobbista Lenin Montesanto, può
rappresentare un valore aggiunto perché se è vero che l’intelligenza artificiale genererà tantissimi
disoccupati, sarà proprio l’originalità e l’autenticità a fare la differenza.
MONTESANTO (MID): MODELLO SEXTANTIO USCITA DI SICUREZZA PER CALABRIA
L’esperimento di Daniele Kihlgren – ha detto Lenin Montesanto – è l’esempio di come il
ribaltamento della funzione ricettiva, attraverso la tutela del patrimonio cosiddetto minore, possa
diventare riscatto e rinascita dei territori in chiave economica. È, questa, la vera lezione del
modello Sextantio e replicabile soprattutto nell’entroterra del Meridione; un’uscita di sicurezza per
la Calabria in particolare.
CENTRI STORICI, STASI: NON BASTA BANDO, SERVE PRESA COSCIENZA PRIVATO
Con questo primo evento di confronto sul tema e sul progetto – ha detto il Primo Cittadino,
destinatario di diverse domande anche dal pubblico – raggiungiamo oggi un primo obiettivo:
stimolare una discussione sul futuro dei centri storici che vanno ripensati e per i quali servono
scelte coraggiose, senza infingimenti. Il Bando dell’Albergo Diffuso per i due centri storici della
Città – ha chiarito – viene fuori da una vecchia programmazione; il finanziamento pubblico può
essere certo un aiuto, ma non è sempre necessario, né può essere considerato la soluzione unica
per invertire la rotta a fenomeni che hanno cause e concause complesse e da contestualizzare.
Bisogna certamente progettare una valorizzazione che sia identitaria. Ma serve anche una presa di
coscienza da parte dei privati e, ad esempio, dei titolari di tanti immobili in stato di abbandono.
Perchè i nostri centri storici e quindi il patrimonio immobiliare che essi custodiscono non possono
essere trattati – ha ironizzato – come delle ex mogli che nessuno deve più toccare, da mariti che
nel frattempo hanno però sposato un’altra donna. È, questa, una logica perversa e purtroppo
diffusa che va superata e per quel che ci riguarda anche dichiaratamente osteggiata. Bisogna
investire sicuramente sul maggiore coinvolgimento dei cittadini ed esser capaci di innescare un
percorso di reciprocità tra pubblico e privato, nella consapevolezza – ha concluso Stasi – che non ci
sarà sgravio fiscale, misura o finanziamento che tenga per invertire lo spopolamento o le chiusure
commerciali.
ALBERGO DIFFUSO, A LUGLIO IN PRE-INFORMAZIONE. AL VIA ENTRO 2026
Ad illustrare in dettaglio il cronoprogramma del bando dell’Albergo Diffuso è stato
Salvatore Tavernise, presidente della commissione consiliare strategie e integrazione: a luglio sarà
pubblicato in pre-informazione e negli ultimi mesi 2026 partirà il progetto che vedrà la sua
reception a Palazzo De Russis a Rossano e a Palazzo dell’Orologio a Corigliano.
A DANIELE KIHLGREN LA TARGA DEL MAESTRO ORAFO MICHELE AFFIDATO
A Daniele KIHLGREN – per aver interpretato con ispirazione e visione rivoluzionarie, e per aver
attuato con passione e militanza apostoliche, la tutela e la valorizzazione del patrimonio “minore” e
il governo della bellezza, identitaria e distintiva, dell’Italia più autentica e competitiva. – È, questo,
il testo della targa realizzata e donata dal maestro orafo Michele Affidato, consegnata
all’imprenditore italo-svedese dal Sindaco Flavio Stasi insieme a Cataldo Calabretta, in veste di
docente universitario di diritto dell’informazione, giornalista e conduttore di programmi su Mediaset
e Rai, che ha dimostrato apprezzamento per il proficuo confronto; prezioso – ha detto,
intervenendo – per comprendere qual è il valore e il metodo dell’albergo diffuso. In alcuni territori
d’Italia questa esperienza – ha sottolineato – ha prodotto degli effetti positivi e soprattutto l’intuito
di Kihlgren ha creato un precedente che può essere utilizzato in Calabria.
CHI RESTA IN QUEL CHE RESTA, IL MONOLOGO DELL’ATTORE GIUSEPPE PALLONE
NOSTOS. CHI RESTA IN QUEL CHE RESTA. Così si è chiuso il monologo con il quale il giovane
attore Giuseppe Pallone, protagonista nell’ottava stagione della fortunata serie “Che Dio ci Aiuti” su
Rai Uno e del film per il cinema “Il Migliore dei mali” di Violetta Rovetto per Minerva Pictures e
Solaria Film presentato nelle sale lo scorso 6 marzo, ha aperto l’atteso e partecipato evento al
Paolella. COPERTE STORICHE BOSSIO PER UNA SCENOGRAFIA IDENTITARIA E DISTINTIVA
Una sedia con la seduta in paglia, di quelle che si vedevano fuori dagli usci delle abitazioni
occupate da mamme e nonne. È intorno a questo elemento centrale che è stata costruita la
scenografia diretta da Francesca Felice (FFA – Architetture & Design) con Roka Produzioni,
ricreando un luogo che ricordasse quelli visitati e recuperati da Kihlgren, con l’illuminazione tipica
delle feste di paese, con il succo 100% clementine BioSmurra servito assieme alla birra artigianale
dell’Agrario dalle hostess dell’IIS Majorana e con le coperte, cosiddette a pizzulune, in lana
carbellisa (prodotta da una pecora che ormai non è più diffusa) ed alla cariatese o alla turchescha,
tessute a telaio artigianale 50 anni fa e messe a disposizione dalla Fabbrica Tessile Bossio di
Calopezzati, tra i partner dell’evento.
EVENTO QUALITÀ CON ISTITUZIONI, IMPRESE, PROFESSIONISTI E ASSOCIAZIONI
È stato unanime l’apprezzamento espresso per un evento di qualità, anche con diversi interventi e
contributi dal pubblico che ha occupato ogni singola poltrona del Teatro Paolella, dalla platea alle
gallerie e al quale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, del mondo
dell’associazionismo, operatori dell’accoglienza e della ristorazione, professionisti e imprenditori
delle produzioni da tutta la provincia di Cosenza. – Tra gli altri hanno partecipato il consigliere
regionale Davide Tavernise; l’assessore comunale al turismo Costantino Argentino; Francesco
Beraldi, presidente regionale di Federimprese Claai Calabria; Tonino Caracciolo di Rossano
Recupera; i sindaci Umberto Mazza di Caloveto, Giovanni Pirillo di Longobucco, Domenico Citrea di
Cropalati, l’assessore al turismo Finisia Di Cianni e il consigliere con delega alla comunicazione e al
marketing Territoriale Salvatore Matteo Cipolla di San Marco Argentano; il consigliere comunale
delegato alla cultura di Tarsia Roberto Cannizzaro; Maria Rosaria Bianco della Maros Eventi,
l’assessore ai lavori pubblici di Mandatoriccio Franco Mangone; l’assessore al turismo Pasquale
Motta di San Lorenzo del Vallo; Andrea Ponzo, coordinatore regionale de I Borghi più belli d’Italia;
Patrizia Guerzoni ed Enzo Barbieri dell’omonima esperienza imprenditoriale ultra-cinquantennale di
Altomonte; e poi ancora gli imprenditori Filomena Greco (iGreco) e Gerardo Smurra (Fondatore
della Simet); Guglielmo Caputo, consigliere comunale ed ex assessore al turismo della Città di
Rossano; Michele Abastante del Progetto Sibaritide Turismo; il dirigente comunale del settore
Politiche Europee e Sviluppo Strategico Giovanni Soda ed il dirigente scolastico dell’IIS Majorana
Saverio Madera, con gli studenti dell’Alberghiero guidati dai docenti Pietro Bloise, Antonio Farace,
Mario Sposato che hanno curato il momento di degustazione nel chiostro del Paolella al termine
dell’evento insieme ai volontari del Servizio Civile della Pro Loco La Bizantina diretta da Federico
Smurra che hanno coordinato la fase di accoglienza e logistica, entrambi (Majorana e Pro Loco) tra
i tanti partner dell’evento. – (Fonte: LENIN MONTESANTO COMUNICAZIONE & LOBBYING/ROKA
PRODUZIONI – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione &
Lobbying)