
CORIGLIANO-ROSSANO (CS), martedì 11 marzo 2025 – Gentile utente verifichi i suoi dati per
continuare a percepire i suoi benefici. Suona più o meno così, il contenuto del messaggio, con
tanto di invito a cliccare sul link, che all’apparenza innocuo, è in realtà una vera e propria trappola.
È allarme falsi messaggi INPS anche nella Sibaritide.
RETE SERVIZI FACILITAZIONE DIGITALE IMPEGNATA PER CONTRASTO FENOMENO
A mettere in guardia soprattutto le persone più anziane e quelle meno abili nell’utilizzo di
dispositivi tecnologici, sono il Presidente dell’Udicon Calabria Nico Iamundo ed il presidente
dell’Udicon provinciale di Cosenza Ferruccio Colamaria, ribadendo la disponibilità della rete dei
servizi di facilitazione digitale per chiunque avesse bisogno di chiarimenti e aiuto.
CONTRO INSIDIE WEB FORMAZIONE ED EDUCAZIONE
Il web – sottolineano – può essere insidioso soprattutto per chi non ha gli strumenti per
riconoscere rischi e pericoli. Ecco perché serve garantire maggiore informazione, sicurezza e tutela
degli utenti più vulnerabili. Il caso INPS – aggiungono Iamundo e Colamaria – è una delle tante
situazioni di truffa, finalizzate all’acquisizione dei dati personali e finanziari, di fronte alle quali i
consumatori ignari possono imbattersi. Bisogna sapere che basta cliccare su un semplice link per
incorrere in una serie di problematiche legate per esempio alla scomparsa dei propri dati personali.
Contro queste campagne di phishing, e in questo caso si smishing (perché arrivano via sms)
spesso molto aggressive – ribadisce Colamaria – i nostri sportelli sono attivi per informare e
sensibilizzare al tema.
TRUFFE ONLINE, CONOSCERLE PER NON CADERCI
Sembrano provenire dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ma non è così. La grande
abilità dei truffatori online è quella di riuscire a ricreare in maniera fedele i loghi, i colori e il font in
genere utilizzati da quell’Ente o dalla società per cui si spacciano. All’interno del messaggio di
posta elettronica o nel testo del sms gli hacker inseriscono un link su cui il ricevente deve cliccare
per poter accedere all’area nella quale risolvere il problema. Ma una volta eseguita questa
operazione, chi viene truffato viene trasferito su un portale web fasullo dove viene richiesta la
compilazione di un form nel quale inserire una serie di dati sensibili, solitamente quelli anagrafici, il
codice fiscale, le coordinate bancarie, le credenziali di accesso all’home banking o i dettagli delle
carte di credito. Essere aggiornati su questi attacchi è già un passo avanti. – (Fonte: Udicon
Provinciale Cosenza – Comunicazione Istituzionale/Strategica – Lenin Montesanto Comunicazione &
Lobbying)