Nel primo anniversario della nascita in Cielo di suo figlio Karol, ha creato insieme al marito l’Associazione Karol e i numeri primi(denominata così poiché i numeri primi sono quei numeri che sono divisibili solo per uno e per se stessi, particolarità che riconduce all’essere speciali dei bambini con disabilità) che si impegna ad agire su due fronti: rappresentare un aiuto concreto per le famiglie con figli con disabilità, mediante attività che si andranno a sviluppare; e cimentarsi a livello sportivo, in particolare nel gioco delle bocce, tra cui la Boccia Paralimpica, di cui lei è tecnico.
Ebbene, ieri a Gioia Tauro, l’Associazione ha organizzato un evento promozionale di presentazione della disciplina di Boccia Paralimpica.
L’evento primo in assoluto in Calabria si è tenuto presso il palazzetto dello Sport e sono intervenuti: Lorenzo Targa Responsabile Nazionale AIAB e Commissario Tecnico Nazionale Boccia; Francesco D’Ambrosio Presidente Regionale FIB CALABRIA; Antonello Scagliola Presidente Comitato Paralimpico Calabria; il sindaco di Gioia Tauro Simona Scarcella, il Vicesindaco e Assessore allo Sport Antonino Parrello e alcuni membri dell’ Amministrazione Comunale; don Giovanbattista Tillieci Il maresciallo Maggiore Giuseppe Ciotola e la sezione della Croce Rossa di Gioia Tauro con la presidente Maria Giovanna Ursida.
La signora Sidoti, nel suo intervento ha sottolineato l’importanza della disciplina per i ragazzi con disabilità che grazie a questa pratica sportiva, non solo riescono ad avvicinarsi sempre di più al mondo dello sport ma riescono anche a trarne grandi benefici come lo sviluppo di autocontrollo, autostima ed integrazione sociale.
La boccia paralimpica non è solo di alto valore sociale, è lo sport paralimpico più inclusivo in assoluto: è praticato da persone con disabilità gravissime e che, senza la boccia, spesso non potrebbero fare altro. È una disciplina inserita nel programma dei Giochi Paralimpici, ma oltre al valore agonistico, esprime un’ inclusività importante perché è praticata anche da atleti che non riescono a compiere gesti autonomamente, che vengono supportati da un tecnico durante il gioco.
Importanza rimarcata anche da Lorenzo Targa, Francesco D’Ambrosio e Antonello Scagliola.
Il sindaco di Gioia Tauro ha sottolineato il suo impegno a favore delle disabilità e quindi dell’inclusività.
“Lavoreremo insieme alla mia Amministrazione affinchè Gioia Tauro diventi una città inclusiva, da prendere come esempio”.
Il vice sindaco Parrello ha dichiarato:” Sono felicissimo per questo evento che si tiene per la prima volta a Gioia Tauro, ma soprattutto la prima volta in Calabria.
Mi impegnerò a diffondere questo sport inclusivo su tutto il territorio per poter avvicinare quante più persone disabili possibili.
Infine in un clima di gioia e condivisione i ragazzi si sono cimentanti nel gioco.
Caterina Sorbara