Il primo cittadino metropolitano, facendosi portavoce dei 97 sindaci, ha aperto l’incontro di saluto di Tajani nel quale si sono definite le future linee di sviluppo e valorizzazione del territorio
Il Sud è la parte d’Italia che registra una crescita esponenziale delle esportazioni e che va favorita. Per questo la “dichiarazione della Calabria” rimarrà nella storia per quanto riguarda il commercio in-ternazionale e continuerà con un lavoro che vuole rendere competitivi i territori. Con questo mes-saggio alla fine della riunione dei ministri del Commercio del G7, il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani ha salutato i sindaci della provincia di Reggio Calabria, analizzando i risultati della ministeriale G7 e definendo una linea di sviluppo e valorizzazione del territorio. Ad aprire l’incontro è stato il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà che ha portato il saluto dei 97 primi cittadini del vasto territorio metropolitano presenti all’hotel Altafiumara. «Un G7 che non è stato solo una vetrina per la nostra città e per la Calabria, ma è stato un momento di incontro, dibattito e riflessione tra i maggiori rappresentanti delle forze di Governo dei primi sette Paesi per l’economia e per il commercio – ha ribadito Falcomatà – negli ultimi anni l’urgenza del pre-sente ha fatto sì che, anche in ambito economico, venissero compiute scelte poco lungimiranti. Da questa due giorni è emersa invece l’esigenza di recuperare una lungimiranza che era andata perduta in passato, rispetto alla quale, evidentemente, ogni forma di sviluppo economico di un Paese, non può essere scollegata a un approccio antropologico anche alle questioni economiche». «Credo – ha proseguito il sindaco – che avere avuto la possibilità di accorgersi di quanto questa ter-ra possa dare e possa rappresentare rispetto alle sue bellezze e al suo patrimonio storico, naturale, paesaggistico, culturale, botanico, ci possa consentire di sviluppare da qui in avanti un’idea di rilan-cio dell’economia che sia connaturata al rispetto dell’uomo, ai temi della sostenibilità, della resilienza e di tutte le forme di investimento che vanno in questa direzione. Per tutti questi motivi dobbiamo essere orgoglioso perché questa sorta di documento che tocca Reggio e della Calabria, possa pren-dere spunto da questi temi e rilanci un dibattito di sviluppo economico nel mondo e sia collegato al rispetto dell’uomo quindi al vivere nel rispetto della natura e dell’ambiente».