Nelle mattinata odierna, 12 marzo 2024, militari del Nucleo Operativo e Radiomobile
e del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia hanno dato esecuzione al sequestro
preventivo emesso dal GUP di Catanzaro, su richiesta della Direzione Distrettuale
Antimafia di Catanzaro, di una società operante nel settore turistico con sede a
Briatico, in ragione della riconducibilità a soggetti coinvolti nel procedimento penale
c.d. “Maestrale – Carthago”, nel quale sono stati eseguiti numerosi provvedimenti
cautelari personali nel maggio e nel settembre 2023, che si trova attualmente nella fase
del giudizio, e che attiene ad ipotesi di reato circa le cosche di ‘ndrangheta delle c.d.
Locali di Mileto e di Zungri, con interessi, fra l’altro, nel settore turistico della “Costa
degli Dei”, in particolare da parte dell’articolazione di ‘ndrangheta di Briatico,
caratterizzato anche dalla conduzione in regime di monopolio di fatto delle escursioni
“sotto costa” con partenza dal Porto di Tropea.
Si tratta di sequestro preventivo, adottato ex art. 321 del c.p.p. dal Tribunale di
Catanzaro – Ufficio del G.U.P., nell’ambito del richiamato procedimento penale, sulla
base delle articolate indagini svolte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo
Valentia.
Nello specifico i militari dell’Arma, in prosecuzione dell’attività, hanno condotto una
complessa indagine, anche di natura economica, finanziaria e tributaria, sulla base
della quale si è ipotizzata la fittizia intestazione di una società operante nel settore
turistico con sede a Briatico, a due soggetti, per conto di esponenti di vertice della
Locale di Zungri e, in particolare, della ‘ndrina di Briatico, e che curava le escursioni
della clientela di diversi villaggi turistici presenti in zona, con la devoluzione dei
proventi ricavati, dall’attività economica, alla consorteria criminale.
Con particolare riferimento alle suddette vicende, è emersa l’ipotesi di reato di
trasferimento fraudolento di valori aggravato dalla finalità di agevolare la Locale di
‘ndrangheta di Zungri. Si è ipotizzata, altresì, la sproporzione tra il reddito dichiarato,
le disponibilità economiche degli imputati e l’investimento iniziale per l’apertura della
società e l’acquisto del natante.
Il sequestro ha coinvolto i beni societari, compresi i conti correnti bancari e
un’imbarcazione da diporto utilizzata a partire dalla stagione estiva 2019 per le
escursioni turistiche “sotto costa” lungo la “Costa degli Dei”.
Il procedimento per le ipotesi di reato è attualmente nella fase del giudizio.