Ricorre oggi il 21esimo anniversario della strage di Nassiriya. Tutta l’Arma dei Carabinieri ricorda con deferente rispetto e affetto i militari italiani, oltre che i civili anche stranieri, caduti nell’adempimento del proprio dovere.
La tutela della Pace, quale primario valore che trascende l’ordinamento nazionale, ha visto attivamente impegnate le nostre Forze Armate in innumerevoli scenari, su tutto lo scacchiere internazionale. La difesa di un tale valore rappresenta, oggi, una esigenza quanto mai attuale. L’impegno profuso ha, purtroppo, nel tempo, determinato anche la “perdita” di nostri militari caduti su vari fronti. Uno degli eventi più tragici, è accaduto il 12 novembre 2003, nel corso della missione “Antica Babilonia” in Iraq. L’efferato e vile attentato terroristico compiuto a Nassirya provocò la morte di 28 persone, tra cui 19 italiani (12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili) e 9 iracheni.
L’attentato terroristico colpì, in particolare, la base italiana dei Carabinieri “Maestrale” a Nassiriya, causando una delle più gravi perdite, in teatro estero, dalla seconda Guerra mondiale ad oggi, segnando profondamente lo spirito e l’animo di tutta l’opinione pubblica italiana.
I Carabinieri, componente vitale della missione “Antica Babilonia”, inquadrati nell’ambito della MSU (Multinational Specialized Unit) a guida italiana, avevano il compito di sostenere il processo di stabilizzazione dell’Iraq, di proteggere la popolazione locale e di contribuire alla ricostruzione delle istituzioni; i nostri caduti erano lì per il compimento del proprio dovere, con quotidiano impegno, capacità, competenza e spirito di sacrificio, analogamente alle modalità con cui il personale dell’Arma opera in patria, al servizio del cittadino.
In tutta Italia, come oggi a Palmi e Locri, in occasione della Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, si sono tenute cerimonie e momenti di commemorazione per ricordare ed onorare i caduti, affinché il loro sacrificio non sia stato vano.
A Palmi, presso la sede della Compagnia Carabinieri, si è svolta questa mattina la Commemorazione dei Caduti di Nassiriya e, in particolare, del Vice Brigadiere Domenico INTRAVAIA a cui è stata intitolata la caserma nel maggio 2016.
Oltre al Comandante Provinciale dei Carabinieri di Reggio Calabria, presenti le autorità locali e rappresentanze di scolaresche cittadine che hanno voluto partecipare leggendo alcuni pensieri e intonando una strofa dell’Inno d’Italia. In particolare i più piccoli, nel ricordare le vittime civili e militari, che persero la vita in quel tragico 12 novembre 2003, hanno voluto rivolgere un pensiero anche ai familiari delle vittime di quella strage che continuano a soffrire per la mancanza dei propri cari.
Parole che hanno reso atto della forte presa di coscienza e condivisione da parte dei più giovani dei profondi valori di lealtà e spirito di abnegazione espressi attraverso un commosso ricordo oggi e sempre nei confronti dei nostri soldati, impegnati nelle missioni di pace.
Oltre a ricordare il sacrificio del Vice Brigadiere INTRAVAIA, con la lettura della motivazione con la quale è stato insignito, alla memoria, della “Croce d’Onore alle vittime di atti di terrorismo o di atti ostili impegnate in operazioni militari e civili all’estero”, è stata deposta, presso la sede della Compagnia Carabinieri, con una cerimonia sobria ma solenne, una corona d’alloro nel ricordo di tutti Caduti.
A Locri invece, il primo cittadino, insieme al Comandante del Gruppo Carabinieri di Locri, alle autorità civili, militari e religiose presenti, unitamente ad una folta rappresentanza di alunni dei vari istituti scolastici della locride, hanno reso omaggio ai caduti presso Piazza Nassiriya, con la deposizione di una corona d’alloro, dopo la celebrazione della Santa messa, presso la chiesa di San Biagio, in memoria delle vittime.