I contenuti dell’ultima fase del progetto saranno illustrati durante un incontro previsto per venerdì 3 novembre alle ore 11.00 nella Sala Biblioteca di Palazzo Alvaro
“Mi sono sentito umiliato e per anni ho sofferto”. “Non mi sentivo giusto e ho sempre abbassato la testa”. E ancora. “Mi sentivo fuori dagli standard della società”. Sono le parole di alcuni dei ragazzi intervistati nel corso del progetto ‘I Walk The Line’ che torna a coinvolgere in modo attivo i ragazzi dai 14 ai 25 anni. Il progetto di inclusione, promosso dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria in collaborazione con il Ministero dell’Interno e previsto dal PON Legalità 2014-2020 “Percorsi di inclusione sociale e lavorativa per particolari soggetti a rischio devianza”, si avvia nella sua parte conclusiva. Riflettori nuovamente accesi sul percorso virtuoso per giovani a rischio avviato dalla Metrocity, ideato e realizzato dalla Svi.Pro.Re. Un viaggio ricco di momenti speciali dedicati a centinaia di ragazzi residenti nel territorio metropolitano che guarda al fu-turo con speranza e fiducia e che intende infondere ai giovani della Calabria uno spi-rito di appartenenza e forte legame con il territorio. “Per evitare il body shaming bisognerebbe diffondere consapevolezza e diffondere immagini non solo di un corpo perfetto – afferma Lucia – Anche se io sono un po’ in carne devo sentirmi libera di postare le foto senza essere giudicata”. Inclusione ed educazione alla legalità, questi in estrema sintesi i due obiettivi principali di ‘I Walk The Line’ che, grazie al team di professionisti della Svi.Pro.Re. entrerà nelle scuole di tutta l’area metropolitana con un articolato ed interessante ‘piano d’azione’. I giovani coinvolti giungono dunque verso il traguardo di ‘I Walk The Line’ attraverso un’articolata fase finale tra percorsi formativi, conoscenza del territorio, legalità e tradizione. Il progetto intende contrastare i fenomeni di bullismo e cyberbullismo attraverso un intervento sinergico tra diverse amministrazioni centrali, enti e realtà associative. Da un lato dunque promuovere la legalità, dall’altro offrire la possibilità ai ragazzi di conoscere le potenzialità del territorio in cui sono nati e cresciuti, sfruttando appieno ogni possibile risorsa nella speranza di un veloce e produttivo inserimento nel mon-do del lavoro. “Ho avuto problemi di salute, perché ero basso e grasso e avevo una mobilità quasi nulla – spiega Claudio – Sono caduto in depressione e ho avuto disturbi alimentari. Ero triste ed ansioso”. E’ l’ennesima testimonianza di uno dei tanti giovani bullizzati per anni costretto a subire in solitudine atti di violenza da parte dei suoi coetanei. L’iniziativa, di straordi-nario valore civile e sociale grazie alle attività di sensibilizzazione ed informazione, sta già producendo risultati inaspettati. Venerdì 3 novembre alle ore 11.00, presso la sala Biblioteca di Palazzo Al-varo, verrà presentata la fase finale di ‘I Walk The Line’. Saranno presenti il sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, l’amministratore unico della Svi.Pro.Re. Michele Rizzo e la dirigente della Città Metropolitana Domenica Catalfamo. Le attività prevedono la partecipazione attiva dei ragazzi coinvolti in percorsi di lega-lità attraverso varie attività, esperienze di riscoperta dell’identità culturale calabrese, attività escursionistiche e naturalistiche, percorsi di contrasto al bullismo, cyberbulli-smo, body shaming, violenza di genere e dispersione scolastica. Un progetto quindi che punta a sensibilizzare i ragazzi sui temi di violenza e legalità per renderli più forti e consapevoli delle conseguenze di atti giusti ed ingiusti. Da un lato l’illegalità, dall’altro una ‘condotta’ giusta che spesso ti cambia la vita.
“E’ necessario lottare e credere sempre in se stessi perché poi in qualche modo la vi-ta ti ripaga. Adesso non subisco più violenze, e se mi dicono grasso o finocchio, la-scio correre – conclude Fabio – un consiglio ai miei coetanei, parlate con le persone fidate”.