La soddisfazione del primo Cittadino: “Un servizio che mancava in città, avevamo uno straordinario bisogno. Ricordo anni fa le sofferenze dei pazienti, le preoccupazioni delle famiglie e le riunioni in Prefettura. Oggi è una battaglia vinta grazie alla disponibilità delle istituzioni e agli investimenti dell’imprenditoria privata” “Un servizio che mancava in città, non se ne poteva più fare a meno, avevamo uno straordinario bisogno, di questo va dato merito all’imprenditoria privata, al dottore Gualtieri che ha investito in questo settore della sanità. A lui va il ringraziamento da parte di tutta la cittadinanza, rispetto a una battaglia che come istituzioni abbiamo iniziato a combattere nove anni fa, insieme all’associazione dei dializzati, con innumerevoli tavoli in Prefettura, perché questo tipo di servizio in città non c’era e i posti letto in ospedale erano pochi”. Così il sindaco metropolitano di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, a Pellaro all’inaugurazione del nuovo centro dialisi San Giorgio, dotato di 18 posti rene ed operativo da subito. “Ricordo bene quando, qualche anno fa, i dializzati reggini si trovavano a protestare in piazza per avere un luogo a Reggio in cui curarsi con dignità senza doversi spostare ogni giorno fuori città” ha aggiunto il Sindaco. “Ricordo quei racconti disperati, le sofferenze, le preoccupazioni dei familiari, le richieste di tanti dializzati che vole-vano venire qui in vacanza ma avevano paura di non riuscire a trovare spazio per continuare le cure. Ricordo quelle riunioni in Prefettura, quando sono state gettate le basi per investimenti privati convenzionati col pubblico per combattere una battaglia che ritenevamo sacrosanta”. “Oggi abbiamo un motivo in più per essere orgogliosi. Il percorso avviato allora si è concluso positivamente, grazie all’investimento di un privato, la famiglia Gualtieri, che ha creato a Pellaro un centro dialisi all’avanguardia, in cui i pazienti reggini potranno finalmente ricevere tutte le cure di cui hanno bisogno. Era un centro di cui la città aveva bisogno e del quale non si poteva più fare a meno. Quando i diritti dei pazienti, la disponibilità delle istituzioni, la volontà dei privati convergono, i risultati alla fine arrivano. Era una battaglia di civiltà e di dignità, una battaglia da combattere insieme. Oggi è una battaglia vinta”. “Va ricordato – ha aggiunto Falcomatà – che questo è un tipo di servizio che difficilmente, se non per i pazienti acuti, può essere svolto in ospedale. In Prefettura ponemmo, all’epoca, il problema del perché non poteva essere svolto da privato, così come ad esempio viene svolto in altre città. Credo che sia questo il compito delle istituzioni: favorire e preparare il terreno affinché un investitore, un imprenditore, un privato possa trovare il terreno fertile e le condizioni per poter investire”.
“In questo caso – ha evidenziato – i pazienti dializzati, i nostri concittadini in primis, ma anche chi sceglie le proprie vacanze la nostra città, possono continuare a potersi curare in sicurezza”. “Complimenti a tutti coloro che hanno lavorato in questa direzione, oltre al dottore Gualtieri mi sento ringraziare il dottore Ilacqua – ha concluso Falcomatà – ed anche un ringraziamento al consigliere comunale Massimiliano Me-renda che fin dalle fasi iniziali ha seguito questa attività”.