
I fuochi d’artificio hanno illuminato il cielo di Crotone, a coronare la grande festa organizzata dall’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio per inaugurare il lungomare del porto Vecchio di Crotone. Di seguito uno stralcio del discorso del presidente Andrea Agostinelli nel corso della cerimonia di inaugurazione.
il risultato è quello che avete davanti agli occhi, 800 bellissimi metri di confine fra la città ed il suo porto, che rappresentano il mio ed il nostro orgoglio, un risultato che aggiunge valore, che può produrre ricchezza con nuove iniziative commerciali o con la riqualificazione dell’esistente, un risultato, infine, che è un formidabile biglietto da visita per i cittadini crotonesi, che da domani potranno fruire appieno di questa passeggiata, per le migliaia di crocieristi che sbarcano a 200 metri da qui, per i diportisti che ormeggiano ai pontili del Porto Vecchio, per le centinaia di atleti che da domani e in futuro parteciperanno alle regate e agli eventi organizzati dal Club Velico, dallo Yachting Club e dalla Lega Navale Italiana. E non finiremo qui, non finirà certo con il taglio di quel nastro. Abbiamo appena perfezionato l’accosto della banchina crocieristica, abbiamo eseguito il completo rifacimento del muro paraonde del molo Lanternino, entro il mese di maggio consegneremo la banchina n. 17 del porto commerciale alla marineria da pesca locale, perché non ci siamo mai dimenticati dei pescatori, abbiamo aperto il cantiere per i nuovi parcheggi verso la Spiaggia delle Forche, ed entro quest’anno restituiremo alla città, perfettamente rinnovata, la storica stazione Val di Neto delle ferrovie calabro-lucane, e nello stesso tempo ristruttureremo, sia pure a stralci, la banchina n. 13. Questo è quello che realizzeremo entro il 2025. Bene, stiamo attualmente istruendo, con la CC.I.AA. e con la Agenzia delle Dogane, la modifica del circuito doganale necessario per l’ampliamento di una innovativa iniziativa industriale avviata da Metalcarpenteria all’interno del porto commerciale. È una iniziativa che ha rivitalizzato le attività portuali che ormai da anni languivano e si alimentavano con traffici asfittici, e per questo devo ringraziare pubblicamente – ancora una volta – la famiglia Torromino; abbiamo valutato con estremo favore la vostra intrapresa che ha prodotto, oltre a ciclopici manufatti metallici, anche molte decine di nuovi posti di lavoro. E vi devo confessare che, rivedendo il video che sta scorrendo sullo schermo degli avveniristici imbarchi di quei manufatti, ma soprattutto avendo in mente coloro che hanno finalmente trovato una occupazione più stabile, in cuor mio sento che abbiamo conseguito il fine ultimo del nostro lavoro, che abbiamo dato un senso al nostro sforzo. Non sempre ci siamo riusciti, a pochi chilometri da qui – per una identica fattispecie – lo sa bene l’Ass.re Varì – abbiamo fronteggiato una insormontabile opposizione ideologica, oltre tutto camuffata da una pretesa di legalità relativa ad un procedimento, allorquando l’unica legalità che io concepisco in Calabria è la lotta senza quartiere alla malavita organizzata nel rispetto cristallino delle procedure amministrative. E bene lo sa l’Avvocato Distrettuale dello Stato, il Prof. Avv. Ennio Apicella che ha offerto nella fattispecie la Sua preziosissima consulenza. A proposito, vorrei sottolineare come l’Avvocatura erariale di CZ sia qui al gran completo, oggi, a testimonianza di un sincero interesse per le questioni dei porti regionali, Gioia Tauro ieri, Crotone oggi, e per il quale, carissimo Ennio, Vi sono grato. E allora, dicevamo, inseriremo la funzione industriale e la cd logistica di banchina nel nuovo Piano Regolatore del porto di Crotone; è un impegno che oggi prendo pubblicamente e convintamente!
L’Area Sensi: l’area Sensi è stato un tragitto lunghissimo e insidioso, ma oggi attendiamo con impazienza l’avvio delle operazioni di bonifica. Nel frattempo abbiamo incaricato lo Studio genovese dell’arch. Femia di redigere un progetto per rivoluzionare quei 15.000 metri quadrati che separano il Porto Vecchio dagli ormeggi delle navi da crociera e abbiamo postato a bilancio 7 milioni di euro per assicurare la riqualificazione del lungomare, dal porto commerciale, senza soluzione di continuità, fino alla Lega Navale Italiana e alla Piazzetta dedicata a Rino Gaetano, perché vedete, Cosenza e San Fili celebrano giustamente Brunori, ma io oggi propongo ufficialmente al Sindaco di intitolare questo meraviglioso Lungomare ad un grande figlio di questa città.
E poi il sogno nel cassetto di destinare almeno una parte della darsena nel porto commerciale all’ormeggio di grandi unità da diporto, ampliando le funzioni del porto nuovo, con il corredo di aree esclusivamente dedicate alla cantieristica navale. Negli strumenti di pianificazione portuale, appunto, abbiamo previsto la manifattura industriale sulle banchine commerciali del porto, e con estremo favore e legittime ambizioni consentiremo in altre aree l’esercizio di attività di servizio integrato allo sviluppo del turismo nautico in questo porto. Nel frattempo, abbiamo respinto al mittente istanze intese ad avviare traffici di rifiuti e delle cd ecoballe, e non troveranno accoglienza iniziative occasionali, disomogenee rispetto alle funzioni portuali che abbiamo individuato o irrilevanti sotto il profilo occupazionale.
Abbiamo iniziato a tracciare questa nuova rotta, che troverà sbocco nel nuovo Piano Regolatore del porto, e che altri potranno proseguire, di concerto con la Regione, la Amministrazione Municipale e con l’Autorità Marittima del Comandante Morello.
Signor Sindaco, – ha concluso il presidente Agostinelli – abbiamo pagato per intero il debito che l’Autorità Portuale aveva nei confronti della tua città, nella assoluta convinzione che la narrazione della rinascita di Crotone parta oggi dal suo porto e da questa splendida promenade!!