A Palazzo Alvaro un incontro diretto ai ragazzi alla presenza dei rappresentanti della Città Me-tropolitana, del presidente nazionale dell’associazione Planetari italiani Dario Tiveron, del re-sponsabile per la didattica dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte Agatino Rifatto,
del presidente della Commissione regionale per i Campionati di Astronomia Pierluigi Veltri, del-la Vicepresidente della Regione Calabria Giusy Princi, della dirigente del Ministero per l’Istruzione Anna Brancaccio, e della responsabile scientifico del Planetario Angela Misiano Nell’ambito del ventennale della nascita del Planetario Pythagoras, la sala “Perri” di Palazzo Al-varo ha ospitato il convegno “Planetario, sistema educativo e didattica non formale”, al quale hanno preso parte il vicesindaco metropolitano, Carmelo Versace, il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, Dario Tiveron, presidente nazionale dell’associazione Planetari italiani, Agatino Rifatto, responsabile per la didattica dell’Osservatorio astronomico di Capodimonte, Anna Brancaccio, dirigente del Ministero per l’Istruzione, Pierluigi Veltri, Presi-dente della Commissione regionale per i Campionati di Astronomia ed Angela Misiano, respon-sabile scientifico del Planetario Pythagoras della Città Metropolitana. In collegamento la Vice Presidente della Regione Calabria Giusy Princi. L’evento è stato intervallato da momenti musi-cali eseguiti dall’ensemble d’archi del Conservatorio “Francesco Cilea”. Per il consigliere Quartuccio «è una giornata di festa per tutta la comunità metropolitana, per l’Ente, per il Planetario, per il mondo accademico e scolastico e per quanti, in tutti questi anni, hanno avuto modo di visitare il Pythagoras». «Il Planetario – ha aggiunto – è un autentico punto di riferimento per l’intera Calabria e riesce a far scuola anche fuori regione. Nel tempo, infatti, ha saputo costruire le giuste direzioni per poter essere il cuore pulsante dell’alta cultura scienti-fica sul nostro territorio. Da 20 anni, il Pythagoras, è tutto questo. Con il sindaco Giuseppe Fal-comatà stiamo continuando ad investire fortemente sui ragazzi e sui docenti perché crediamo che, attraverso la cultura, si possono davvero cambiare le sorti del nostro splendido compren-sorio». Un ringraziamento al lavoro svolto dal consigliere Quartuccio è arrivato dal vicesindaco Carme-lo Versace che ne ha sottolineato l’impegno e riconoscendo, al tempo stesso, «la lungimiranza di questa amministrazione nel voler puntare, sempre di più, su un particolare asset scientifico che coinvolge i massimi esperti di settore». «La nostra ambizione – ha affermato – è quella di continuare a far crescere una rete intorno al Planetario che, grazie a lavoro della professoressa Misiano e del suo infaticabile staff, è riuscita a far entrare Reggio Calabria in un circuito virtuo-so di altissimo livello». Anche il presidente dell’associazione dei Planetari italiani, Dario Tiveron, si è soffermato «sull’opera fondamentale ed encomiabile portata avanti dalla Città Metropolitana». «Questa ri-correnza – ha ricordato – si inserisce nel centenario che celebra il planetario moderno presenta-to, per la prima volta, al Deutsches Museum di Monaco di Baviera. In questa giornata, dunque, festeggiamo due importanti compleanni». «Oggi – ha continuato – esistono più di 4mila plane-tari nel mondo, una diffusione molto varia in termini di tecnologie accomunata dal cercare di rendere l’astronomia, l’astrofisica, la cosmologia e le scienze più difficili accessibili a tutti attra-verso la qualità dei divulgatori ed una visione molto immersiva di come funziona il cielo». «In questo senso – ha proseguito Tiveron – il Planetario di Reggio Calabria raggiunge appieno il suo scopo e si identifica fra le migliori realtà del Paese».
Infine, Anna Brancaccio, dirigente del Miur, ha definito il Pythagoras «struttura di eccellenza», riconoscendo alla Città Metropolitana l’abilità di averla «interpretata fino in fondo grazie alla ca-pacità di promuovere svariate attività rivolte alle scuole che hanno così potuto raccogliere una straordinaria opportunità di conoscenza astronomica e divulgazione scientifica». «Qui ha concluso – le studentesse e gli studenti possano riconoscere attitudini e competenze in grado di spronarli ad intraprendere strade di tipo scientifico. In Italia ne abbiamo tanto bisogno. Ben venga, dunque, l’affiancamento del Planetario alla scuola per un’educazione non formale capace di invogliare l’approfondimento degli studi scientifici».