La presa di posizione di Versace e Lizzi: “Ci opponiamo alla logica dei tagli sistematici e indi-scriminati e respingiamo, con forza, l’ipotesi ventilata dalla Regione” La Città Metropolitana, insieme ai Comuni coinvolti ed ai sindacati di categoria, respinge il Piano regionale di Dimensionamento scolastico 2025/2026. E’ l’esito, unanime, del vertice che, negli uffici di via Sant’Anna, ha riunito il vicesindaco metropolitano Carmelo Versace, il consigliere delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi, i sindaci e gli amministratori di Bagnara, Campo Calabro, Cinquefrondi, Cittanova, Laureana di Borrello, Maropati, Melicucco e San Giorgio Morgeto e i rappresentanti sindacali di Usp, Anp, Cgil, Cisl, Uil, Ugl Gilda e Snals-Confals. Nel corso della riunione, alla quale hanno preso parte anche i dirigenti dell’Ente, Maria Teresa Scolaro e Pietro Foti, il vicesindaco Carmelo Versace ha ribadito come «l’intenzione del sin-daco Giuseppe Falcomatà e dell’amministrazione metropolitana sia quella di evitare la chiu-sura di ulteriori plessi scolastici, già fiaccati dai sacrifici imposti dalla Regione che, lo scorso anno, hanno portato alla cancellazione e al conseguente accorpamento di ben 17 istituti». «Quest’anno – ha sottolineato – il nostro territorio non ha intenzione di cedere alcun plesso. L’atteggiamento della Città Metropolitana, infatti, è stato sempre positivo e di confronto isti-tuzionale, mirato a salvaguardare l’istituzione scolastica dei nostri territori, ma questo Di-mensionamento non possiamo e non vogliamo portarlo a termine perché, oltretutto, colpisce solo i territori di Reggio e Catanzaro». «L’anno passato – ha ricordato Versace – c’è stato un confronto maturo alle richieste della Re-gione. In quel contesto, la Città Metropolitana ha operato con consapevolezza e, forte anche della comprensione di lavoratori, famiglie e studenti, si è assunta le dovute responsabilità. Oggi diciamo no ad un atteggiamento che non può essere ripetuto all’infinito. Stigmatizzia-mo, quindi, l’indirizzo proposto dalla Regione Calabria, anche a costo di subire un commissa-riamento. Nella prima seduta utile, l’intero Consiglio Metropolitano verrà coinvolto rispetto ad una linea ferma, ma necessaria».
«Lo sforzo della Città Metropolitana – ha proseguito – è rivolto, poi, alla salvaguardia e alla tu-tela delle minoranze linguistiche presenti sul territorio che, in passato, pur di andare incontro ad esigenze regionali, hanno sofferto un’insopportabile marginalizzazione che non è più tolle-rabile. Non mi sento, oltretutto, di chiedere ulteriori sacrifici a sindaci, sindacati e a nessun altro. Il metodo con il quale la Regione ha affrontato la vicenda non tiene conto delle proble-matiche delle singole comunità ed esclude una inderogabile condivisione con tutti gli organi-smi amministrativi». Quella espressa da Versace è una linea ampiamente condivisa dal consigliere delegato all’Istruzione, Rudi Lizzi: «Ci opponiamo alla logica dei tagli sistematici e indiscriminati e re-spingiamo, con forza, l’ipotesi ventilata dalla Regione. E’ positivo, quindi, che dalla riunione sia emersa una convergenza unanime sulle posizioni espresse dalla Città Metropolitana. In attesa che il presidente Occhiuto e la sua giunta sbroglino la matassa, è bene che ai piani alti della Cittadella sappiano quanto e come Reggio sia unita nel contrastare nuovi ed insoppor-tabili tagli». «Ciò che rende ancor più intollerabile questa strategia demolitrice – ha concluso il consigliere – è pensare che non tutte le province siano state coinvolte in questo Piano di di-mensionamento. Ancora una volta, la Regione si accanisce contro l’area reggina ed i suoi