CATANZARO – Continua il mio lavoro di ispezione e la mia battaglia sul fenomeno dei così detti medici “imboscati”, vale a dire il personale sanitario spostato nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto oppure risultato inidoneo a lavorare in corsia o con prescrizioni limitanti. Sono arrivati i dati dell’Asp di Catanzaro che, sommandosi agli altri da me raccolti, confermano la gravità del fenomeno. Numeri decisamente preoccupanti che richiedono un intervento immediato del Governatore e Commissario della sanità Roberto Occhiuto per andare a scovare chi crea un disagio, oltre alla già disastrata sanità calabrese, anche ai suoi stessi colleghi costretti a sobbarcarsi turni massacranti nei pronto soccorso e nelle corsie degli ospedali della no-stra regione.
Sono 30 i dipendenti dell’Asp di Catanzaro che stanno svolgendo un lavoro diverso da quello previsto per l’assunzione, che fa salire il dato regionale a 99, quando ancora man-cano i dati di importanti Aziende Sanitarie. Sono 347 i dipendenti in possesso di inidonei-tà̀ certificata o con prescrizioni limitanti. Il dato regionale sale così a 1.119 per un totale di 1.218 dipendenti del Sistema Sanitario Regionale interessati da questo fenomeno.
Per i medici dell’Asp di Catanzaro le limitazioni più frequenti riguardano la non disponibi-lità ai turni notturni, alla reperibilità, alle attività di emergenza/urgenza, per gli infermieri e gli Oss la non disponibilità alla movimentazione dei carichi, ai turni notturni anche loro e alle attività di corsia.
Le attività di ricognizione del personale sanitario ordinata dal Commissario Straordinario Generale Antonio Battistini, che ringrazio per aver riscontrato con puntualità alla mia ri-chiesta, sono state avviate solo dopo questo nuovo accesso agli atti, che ho riproposto in quanto è stato nominato nel 2023 il Difensore civico, il Prof. Avv. Ubaldo Comite, non pre-sente ai tempi del mio primo accesso agli atti. Il Difensore Civico ha anche potere sostitu-tivo nei confronti di enti locali e può nominare un commissario ad acta per le Aziende Sa-nitarie che non risponderanno alla mia richiesta.
La buona notizia, per quanto riguarda l’Asp di Catanzaro, è che mi è stato comunicato che è in corso di aggiornamento il “Regolamento Aziendale per la verifica dalla idoneità al servizio del personale” che risaliva al 2017. Grazie a questo strumento si possono avviare le verifiche da parte delle Commissioni Mediche competenti e, ove dalle stesse indicato, provvedere conseguentemente al cambio di qualifica per i lavoratori che non stanno svolgendo il loro lavoro in corsia senza alcuna giustificazione valida. Questa notizia mi fa capi-re una volta di più che il contrasto a questo fenomeno è possibile ed è solo questione di volontà politica se intraprenderlo o meno.