Presentato oggi al Seminario Arcivescovile di Reggio Calabria il rapporto 2023 a cura della fondazione Migrantes “Dal Rapporto Italiani nel Mondo si evince che esiste un’altra Reggio Calabria, lontana da Reggio, con ol-tre 100mila residenti, qualcuno è partito per scelta, chi invece perchè era l’unica scelta. Noi dobbiamo la-vorare però anche per favorire un meccanismo di ritorno, che in parte è già in atto. Sempre più cittadini di Reggio, dopo gli effetti del Covid, con lo smart working e le altre formule di lavoro in remoto, stanno de-cidendo di rientrare a lavorare in città”. Così il sindaco metropolitano e di Reggio Calabria, Giuseppe Fal-comatà, intervenendo, oggi, al Seminario arcivescovile di Reggio Calabria, alla presentazione del Rappor-to Italiani nel Mondo 2023, a cura della fondazione Migrantes.
“In questa direzione – ha aggiunto il primo cittadino – occorre sviluppare sempre di più quelle politiche di sviluppo del territorio con un’alleanza strategica istituzionale, come ha auspicato il nostro Arcivescovo, che ringrazio per il suo fattivo e concreto spirito di collaborazione, con tutti coloro che hanno un interes-se verso le nostre realtà, Curia compresa, affinchè si aumentino quegli spazi che consentono ai cittadini che vogliono tornare in città di svolgere al meglio la propria professione, la propria arte, penso anche in smart working. Questa è una cosa alla quale stiamo assistendo, è un segnale positivo che va alimentato e sostenuto. Ecco perché – ha evidenziato Falcomatà – le politiche di programmazione devono andare esat-tamente in questa direzione”.
“Allo stesso tempo – ha ricordato – esiste un fenomeno immigrazione verso il nostro Paese, in particolare anche verso le nostre coste. Non abbiamo mai fatto mistero, e siamo orgogliosi, di come la città si sia comportata in questi anni di maggiore flusso di migranti verso il nostro territorio. Un elemento di cui an-diamo orgogliosi, perché è un esempio di sinergia e di collaborazione istituzionale. Il coordinamento sbarchi ha fatto un lavoro eccezionale, offrendo un’opportunità ai tanti giovani giunti da noi di poter de-cidere di rimanere nella nostra città”. “C’è chi ha studiato, completando la propria formazione magari con una laurea, chi ha acquisito altre competenze, costruendo un futuro a Reggio Calabria. Tutto questo – ha concluso Falcomatà – è emblematico del fatto che la nostra città può diventare una città delle opportunità, nella quale rimanere o ritornare e non solo da dove partire”.