L’evento si è aperto con i saluti del prof. Piero Cullari, che si è anche soffermato sull’importanza del premio, sottolineando il primato culturale e artistico della città di Polistena.
Subito dopo il prof. Giovanni Laruffa, ha sottolineato che è importate valorizzare le case editrici e gli autori calabresi.
Il prof. Laruffa, ha anche sottolineato l’importanza della lettura: i libri insegnano a comprendere il mondo, ad approfondire, a riflettere, a pensare.
A seguire il dott. Francesco Laruffa, ha rimarcato l’importanza del Premio.
Emozionante è stato il momento delle premiazioni.
Il Premio Letterario Libera Università di Polistena è andato a Titti Preta per l’opera “Le donne sono isole” , Casa Editrice Meligrana.
Un saggio mitologico-storico che ripercorre la condizione femminile nell’epoca della Grecia Classica, a partire dal Mito, fino all’epoca Romana.
Il Premio Letterario della giuria tecnica è stato assegnato a “Il giglio, la spada e la mano di pietra”, autori Giuseppe Macrì e Carmine Laganà, Laruffa Editore.
Un romanzo storico, ambientato nell’epoca feudale del 1600, che narra la strage degli Alberti e di Pentedattilo .
Il verdetto del pubblico- Comitato dei lettori è andato a Ilina Sancineti con “La città degli sconfitti” Edizioni Apollo.
Romanzo che narra il mondo della disabilità e della inclusività, con riferimento al mondo della scuola e più in generale ad un contesto di minoranza etnico- linguistica, come quella arbreshe, che ha dovuto faticare e che ancora fatica per trovare un posto nella società. Una storia nella storia, una ricerca delle proprie radici, della propria identità come quella arbreshe, quali elementi di ricchezza inclusiva nella società
Numeroso , attento e qualificato il pubblico presente.
Caterina Sorbara