
La rinnovata vittoria dell’Ente decretata dalla Corte d’Appello di Reggio Calabria ha cristallizzato definitivamente la corretta posizione dell’Autorità di Sistema portuale nella definizione dei canoni demaniali e quindi nella gestione delle aree portuali dello scalo di Gioia Tauro, da anni contestata dal Gruppo Zen.
Con la sentenza n°301/2025, si pone la parola fine ad una controversia che ha visto in Appello l’accoglimento della posizione dell’Ente che si è opposto alle tre sentenze di primo grado che l’avevano visto parzialmente soccombente.
Il Giudice d’Appello di Reggio Calabria ha riunito i tre procedimenti di primo grado, risalenti al 2017, 2019 e 2020, accogliendo il ricorso presentato dall’Ente e condannando l’azienda Zen Yacht al pagamento dei canoni arretrati per un valore di oltre 397 mila euro, a cui si dovranno aggiungere gli interessi (in fase di calcolo) e le spese di lite che ammontano a 15 mila euro.
Si chiude, così, un’annosa querelle giudiziaria che, negli anni, ha costretto l’Autorità di Sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio a dover difendere lo stato di diritto nella gestione del demanio marittimo a Gioia Tauro.